lunedì 25 aprile 2016

ANTONINO CANNAVACCIUOLO ALL'OLIMPICO PER LO SHOW FORMATIVO "LA SCELTA"



Si è svolto il 19 Aprile, in una location davvero unica, lo Stadio Olimpico di Roma, il secondo talk show formativo della Cannavacciuolo Academy con lo chef  Antonino Cannavacciuolo.
Sceso in campo all'Olimpico, acclamato come una rockstar, ha fatto immediatamente gol con la sua fisicità prorompente, la sua simpatia, la capacità di comunicare e l'incredibile professionalità e non ci crederete ma, in attesa di fare il suo ingresso nel Olimpico, sembrava emozionato!



L’argomento dello show formativo rivolto ai professionisti del settore, era La scelta”, fondamentale nella gestione di un’attività di successo.  Si è parlato “di visione, di progetti, di crescita e di come capire e soddisfare la vera domanda del Cliente. … come creare un locale “di un certo tipo”. … nella gestione dei collaboratori, nel modo di trattare il Cliente, di arredare il proprio locale, nelle scelte che facciamo in cucina, e nella comunicazione per attrarre nuovi Clienti: tutto dipende da “Chi decidi di essere“. Non devi essere il migliore, ma unico!” come dice lo chef.
Ad accompagnare lo chef  bistellato e patron di Villa Crespi, in questo evento,la Cannavacciuolo Academy erano presenti un gruppo di formatori d’eccezione che hanno affrontato i tanti aspetti da tenere in considerazione per aprire un'impresa ristorativa di successo:
Paolo Toffanello, Coautore insieme ad Antonino dei contenuti dell’Academy;
Flavio Cabrini, General Manager di OSM Network, esperto nella selezione e gestione del personale;
Stefano Quaranta, Restaurant Advisor con grande esperienza nella valorizzazione del Cliente;
Bruno Bruni, formatore da oltre 25 anni. Insegna ai ristoratori i segreti della vendita e della gestione del Cliente in sala;
Rudy Bandiera, Blogger, scrittore, giornalista docente e esperto di comunicazione e marketing. 

 Antonino Cannavacciuolo ha cucinato, quattro i cooking show, ma si è soffermato su alcuni concetti su cui ha invitato a riflettere: utilizzare in cucina tutto ciò che ha un valore commestibile,  per esempio la buccia di patata, che va utilizzato per diminuire gli sprechi; 
interpretazione personale del piatto perché copiando una ricetta non si avrà mai lo stesso risultato dell'originale per cui è meglio interpretare mettendoci dentro la nostra esperienza, la nostra storia;
osare negli abbinamenti e acccostare sapori che apparentemente sono in contrasto;
la gestione delle intolleranze e delle allergie.
La giornata è stata intensa e interessante, lo chef ha cucinato ma, più che insegnare qualche ricetta-“la trovi sul libro”- ha voluto trasmettere la sua ricetta personale per il successo i cui ingredienti sono passione, umiltà, professionalità, sacrificio, capacità di essere manager, leader e motivatore per creare una  squadra vincente.


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